Bayerischer Wald National Park | www.alessiodileo.com

Il Bayerischer Wald National Park è il parco più conosciuto d'Europa, grazie alle sue molteplici possibilità di fotografare i mammiferi europei più schivi in assoluto. Purtroppo su internet non si trovano ancora molte indicazioni sul posto, se non qualche report di fotografi nei vari forum. Le brochure e il sito ufficiale sono tutte rigorosamente in tedesco e poco o nulla si trova in inglese, e ancora meno in italiano. Alla fine il metodo più facile per avere informazioni è chiederle direttamente a chi c'è stato. Ho pensato quindi di dedicare un reportage al Bayerischer Wald National Park per facilitare la pianificazione di un eventuale viaggio.


 

Il Bayerischer Wald, assieme alla foresta di Sumava nella Repubblica Ceca, è il parco nazionale più grande d'Europa: fondato nel 1970, circa 6.000 ettari di foresta sono lasciati a se stessi, senza nessun intervento da parte dell'uomo. E' stato dichiarato dall'Unesco patrimonio dell'umanità e l'importanza di questa zona è quella di conservare la selva primaria della zona Euroasiatica. Il sito offre diversi tipi d'ambiente, dalla foresta di conifere e latifoglie alle torbiere, passando per zone di taiga europea.

Come arrivare

ScoiattoloSicuramente il mezzo di trasporto più comodo per arrivare in zona è la macchina. Oltrepassando Bologna, si prende direzione verso Modena per poi imboccare la A22 per il Brennero. Una volta varcato il confine, in Austria bisogna dirigersi verso Innsbruck.

E' necessario acquistare in Italia il bollino per poter circolare sulle autostrade austriache oltre Innsbruck: ad un eventuale controllo da parte delle forze dell'ordine, la mancanza del bollino costringerà a terminare molto presto il viaggio dato che, oltre ad una multa salata, c'è anche il fermo del veicolo.

Dopo aver superato Innsbruck si prosegue in direzione Monaco, prima lungo la A93 e poi la A8; seguire le indicazioni per l'aeorporto passando per la A99 e la A9; andare verso Deggendorf sulla A92 ed infine verso Passau sulla A3. L'uscita da prendere è la n. 111 per Grafenau. Da li per arrivare al parco basta seguire i numerosi cartelli stradali.

Un altro itinerario, più breve a livello chilometrico ma a scorrimento molto più lento, è quello che passa attraverso i bei paesaggi bavaresi e i suoi paesini caratteristici: la strada corre lungo prati, colline e boschetti e non è raro avvistare animali selvatici come cervi, caprioli, poiane ed ermellini.

Per questo itinerario dopo aver passato Innsbruck, si prosegue in direzione Rosenheim sulla A8, per prendere l'uscita n.102; da qui si imbocca la strada n.15 in direzione Landshut.

Il paesaggio è molto suggestivo ma il traffico nei giorni lavorativi può essere molto sostenuto. A Landshut proseguire in direzione dell'autostrada A92 verso Deggendorf e seguire le indicazioni come sopra.

Le autostrade tedesche sono molto veloci e scorrevoli: la strada sopra indicata è più lunga a livello di km, ma evita di passare per le strade statali, dove si può trovare parecchio traffico. Inoltre molti tratti delle autostrade tedesche sono senza limiti di velocità e sono tutte gratuite.

 

Dove alloggiare

Bayerischer WaldIn Baviera non è certo un problema trovare un alloggio: ci sono moltissimi bad & breakfast e hotel, tutti molto curati e generalmente abbastanza economici, rispetto ai canoni italiani.

Se si vuole limitare il viaggio alla sola visita del parco, allora Neuschonau è la scelta più ovvia: è un piccolo paesino che dista dieci minuti a piedi dall'entrata del parco.

Volendo si può alloggiare nella vicina cittadina di Grafenau, che dista circa dieci minuti di macchina, oppure la più grande Passau, molto più lontana (poco meno di un'ora) ma ricca di caffetterie, negozi, ristoranti.

E' molto affascinante dal punto di vista fotografico e inoltre si possono organizzare escursioni in battello sul Danubio o visitare la fortezza di Oberhaus e il castello di Niederhaus.

Arrivare al parco è molto semplice: basta seguire i numerosi cartelli stradali per ritrovarsi all'entrata del parco. L'ingresso è gratuito, dato che è una foresta, solo il parcheggio è a pagamento. Le tariffe vanno da un minimo di 1 euro per un'ora fino ad un massimo di 5 euro per tutta la giornata.

All'interno del parco non è presente nessun punto di ristoro, quindi bisogna portarsi dietro da bere e il pranzo al sacco; nel parcheggio sono presenti due piccoli chioschi, uno di souvenir e una caffetteria. Non sempre sono aperti.

 

Guidare in Germania: appena entrati in Germania, entreremo nelle scorrevoli autostrade tedesche con alcuni tratti senza limiti di velocità. Effettivamente ci sono molti rettifili, corsie larghe e traffico il più delle volte scorrevole . Diventa un piacere lasciare correre la macchina e schiacciare l'accelleratore senza l'assillo dei vari tutor e autovelox. Attenzione però a rispettare i limiti dove presenti: molte macchine della polizia in borghese pattugliano le strade, in autostrada come nelle extraurbane piuttosto che in città. Mi è capitato un paio di volte di essere fermato da queste insospettabili pattuglie della polizia: sono sempre auto di fabbricazione tedesca (un'Audi A4 station wagon e una BMW serie 5 berlina nel mio caso), si mettono in coda per qualche minuto poi d'un tratto sorpassano e dopo un pò frenano costringendoci a rallentare, mentre dal baule sale un display a led recante la scritta "polizei": Ci conducono al primo spiazzo disponibile e fanno un'accurato controllo sia sui documenti che nei bagagli. Quindi occhio a rispettare i limiti quando ci sono, una macchina con targa straniera da subito nell'occhio e viene automaticamente fermata.

Nelle strade extraurbane come all'ingresso dei paesini, è facile trovare piazzato un velox, anche nascosto a bordo strada in un fitto boschetto: fortunatamente la multa non arriverà mai in Italia ma i problemi possono sorgere se più avanti c'è una pattuglia pronta a fermarci e a rilevare sul posto l'infrazione.

In caso di neve, frequente d'inverno in questa zona della Germania, è preferibile montare le gomme termiche piuttosto che le catene: i tedeschi sono abituati alla neve e riescono a tenere sempre le strade ben pulite con gli spazzaneve che passano in continuazione. Può capitare però che nei tratti in salita, magari all'ombra di un bosco, la strada rimanga sporca e ghiacciata: ecco che con le gomme termiche si potrà proseguire senza problemi. Con le catene bisogna fermarsi spesso a per montarle, per poi smontarle dopo un paio di chilometri fino ad arrivare alla prossima salita, una gran perdita di tempo.

 

Tier Freigelände I - Bayerischer Wald National Park

 

Arrivati all'entrata del parco, il TIER FREIGELÄNDE I, il percorso ad anello di circa sette km si snoda attraverso la foresta passando per le zone di avvistamento. Il parco non è un vero e proprio zoo: gli animali sono in cattività, ma generalmente hanno a disposizione zone abbastanza ampie quindi è possibile anche non vederli. In molti punti ci sono delle altane di legno dove generalmente ci si apposta e si aspetta che l'animale faccia la sua comparsa. Durante l'inverno è bene portare bevande calde e scaldamani, per non patire troppo il freddo durante l'attesa.

 


Imboccato il sentiero il primo impatto non è subito dei migliori: i primi animali che si possono osservare sono alcuni volatili, fra cui il gallo forcello, e in generale le voliere danno l'impressione di essere sempre troppo piccole per i loro ospiti, mettendo un certo senso di tristezza. Si arriva presto ad un'ampia zona dove si possono avvistare (con molta fortuna) i bisonti europei: sono molto schivi e generalmente si vedono solo verso sera quando escono per mangiare.

 


Grossglockner Hochalpenstraße
Lo splendido panorama dal belvedere della cima Kaiser-Franz-Josefs
Canon 7D, Samyang fish-eye 8mm, ISO 100, f/ 16, 1/250 sec

 

Proseguendo si raggiunge la prima zona di avvistamento delle linci: assieme ai lupi e gli orsi sono uno dei soggetti preferiti dei moltissimi fotografi che giungono al parco. Nel 2007 sono nati due bei cuccioli, segno che gli animali anche se in cattività, tutto sommato vengono trattati bene e godono di buona salute. In tutto i punti di avvistamento sono tre e molto spesso sono occupati da una schiera di fotografi attrezzati di supertele su cavalletto che aspettano un atteggiamento particolare ed insolito del soggetto per portare a casa una buona foto. Proseguendo poi per il recinto dei lupi si può entrare nella (piccola) voliera di una coppia di magnifici gufi reali.

 

 

Kaiser-Franz-Josefs

Il sentiero è contraddistinto da dei segnavia gialli con simboli di animali quindi è impossibile perdersi; inoltre ogni tanto ci si imbatte in dei tabelloni che mostrano il percorso per intero, con la nostra attuale posizione e la disposizione dei recinti. E' un piacere passeggiare per la foresta fra maestosi faggi ed abeti, sia nel periodo autunnale con i suoi colori di fuoco, sia d'inverno quando la neve ricopre tutto e rende l'atmosfera magica e ovattata. Gli alberi malati, vengono abbattuti dagli addetti del parco e lasciati marcire in terra. E' molto suggestivo vedere enormi tronchi abbattuti di fianco ai giovani alberi cresciuti da poco, che avranno l'importante compito di sostituirli. Il muschio di un bel colore verde smeraldo, che ricopre molti dei massi e dei tronchi caduti, è una costante in tutto il parco.

 


Grossglockner Hochalpenstraße
Il ghiacciaio Pasterze ai piedi della cima Johannisberg
Canon 7D, Sigma 10-20mm, ISO 100, f/ 22, 1/640 sec

 

Prima di raggiungere il recinto dei lupi, ci si imbatte in un grande cartello di legno che svolge anche la funzione di mangiatoia per i numerosi abitanti della foresta. Se incontrare un cervo in libertà è un evento piuttosto raro data la forte presenza umana nel parco, non è altrettanto difficile avvistare i numerosi volatili presenti nel bosco: ghiandaie e una gran varietà di picchi, cince bigie, cinciallegre, cinciarelle, rampichini e fringuelli si possono osservare nei pressi del cartello; inoltre è facilmente avvistabile lo scoiattolo rosso.

 


Grossglockner Hochalpenstraße
Un tranquillo laghetto alpino lungo la Grossglockner Hochalpenstraße
Canon 7D, Sigma 10-20mm, ISO 100, f/ 16, 1/50 sec

 

Finalmente si arriva al recinto dei lupi, un'ampio spazio dove con un pò di fortuna o molta pazienza, si possono osservare gli atteggiamenti dei numerosi componenti del branco: dalla supremazia del maschio alfa (il leader del branco) ai comportamenti di sottomissione degli esemplari più deboli. In estate si riescono a vedere i cuccioli di lupo che gironzolano, sempre sotto l'attento sguardo dei genitori. Generalmente il branco riposa ben nascosto fra gli alberi: il momento migliore per osservarli è quello del pranzo, verso le 13:00, quando i lupi vengono presi dalla frenesia di accaparrarsi un pezzo di carne. Tutto succede molto velocemente quindi bisogna essere ben pronti con le fotocamere!

 


Anemone Cascata Pasterze

 

Proseguendo la visita, si arriva nel recinto di una coppia di gatti selvatici, intenta a dormire per la maggior parte del tempo. L'area successiva è quella dei cinghiali: è una zona abbastanza vasta dove si possono incontrare i numerosi esemplari a pochi metri di distanza e senza nessuna barriera a separarci da loro. Solitamente si lasciano avvicinare molto ma non è consigliabile avvicinarsi troppo alle madri con i cuccioli!

 


Grossglockner Hochalpenstraße
Un attimo di pausa fra un tornante e l'altro
Canon 7D, Samyang fish-eye 8mm, ISO 100, f/ 16, 1/60 sec

 

Durante la primavera si possono osservare numerose fioriture, come la Soldanella alpina, le orchidee e la Drosera, presente nelle torbiere all'interno del parco. Si passa alla ricostruzione di un laghetto che ospita le lontre, molto schive, ma avendone l'occassione è uno spettacolo vederle giocare nell'acqua! I cervi hanno a disposizione un recinto molto grande e spesso si vedono in lontananza; si arriva poi nella zona degli orsi con la bella ambientazione rocciosa e il piccolo laghetto dove d'estate è molto facile vederli in acqua per cercare un pò di fresco.

 

Siamo arrivati verso la fine del percorso, passando per le ultime voliere; durante il tragitto un cartello spiega il motivo dell'assenza di cestini per i rifiuti: animali opportunisti, come ad esempio le volpi, non farebbero altro che rovistare nei bidoni alla ricerca di cibo.

Nel fine settimana il parco si riempie di fotografi e di famiglie tedesche che portano i bambini a vedere gli animali; meglio concentrare le visite nei giorni lavorativi nel mezzo della settimana. I cani possono circolare all'interno del parco, condotti al guinzaglio: non possono entrare all'interno delle voliere e dentro al recinto dei cinghiali e dei cervi.

Per quanto riguarda l'attrezzatura fotografica, già con un tele 300mm si possono fare buone foto; l'ideale sarebbe un 400 mm: io mi trovo molto bene col Canon 100-400L is, lo zoom mi permette di variare in un attimo inquadratura per fotografare sia i soggetti vicini che quelli più lontani. Un corpo macchina digitale dei più moderni può far molto comodo: dentro il bosco è comunque abbastanza buio e utilizzare alti ISO può fare la differenza. Un binocolo può servire per scorgere gli animali più lontani. Non c'è un periodo meglio dell'altro per visitare il Bayerischer Wald National Park: l'autunno offre i colori migliori del bosco, l'inverno rende il paesaggio molto più suggestivo ed in primavera si possono vedere molti dei cuccioli nati da poco.

 


Stambecco [Capra ibex]
Due maschi rivali in muta si sfidano
Canon 7D, Canon 300mm, moltiplicatore 1.4x, ISO 800, f/ 5.6, 1/500 sec

 

I lavori iniziarono nel 1869 quando vennero poste le fondamenta. Numerosi furono i problemi che Ludwig dovette affrontare per costruirlo, fra cui quello di riuscire a procurarsi le enormi quantità di materiale necessario e il loro trasporto sullo sperone di roccia. Vennero quindi impiegati numerosi cavalli e buoi per il traino dei carichi. Quelli più pesanti e voluminosi venivano movimentati grazie ad una gru azionata dal vapore. L'esterno del castello è costruito con mattoni e lastre di pietra calcarea provenienti dal vicino lago dei cigni.


Stambecco [Capra ibex]
Stambecchi in lotta
Canon 7D, Canon 300mm, moltiplicatore 1.4x, ISO 800, f/ 5.6, 1/250 sec

 

Re Ludwig non esitava a svuotare le casse dello stato e a contrarre debiti pur di portare a compimento i suoi progetti, da molti definiti folli. In questo modo riuscì a inimicarsi praticamente tutta la nobiltà e la classe politica della Germania. Fece partire contemporaneamente la costruzione di più castelli, aumentando a dismisura anno dopo anno i suoi debiti e dilapidando il patrimonio della famiglia. Herrenchiemsee  e Neuschwanstein non furono però mai portati a compimento.

 

Marmotta [marmota marmota]
Il teleobiettivo è l'ottica ideale per isolare il soggetto dallo sfondo
Canon 7D, Canon 300mm, moltiplicatore 1.4x, ISO4500, f/ 8, 1/320 sec

 

Neuschwanstein rappresentava per Ludwig un monumento alle epiche gesta dei cavalieri narrate nei miti e nelle leggende bavaresi e allo stesso tempo anche un luogo di ritiro lontano dalla confusione e dall'ambiente politico tanto disprezzato. Il suo atteggiamento da sognatore e visionario lo portò però al centro di numerosi intrighi orditi nei suoi confronti al solo scopo di rimuoverlo dalla posizione di sovrano.

 

Marmotta [marmota marmota]
Marmotte riprese nell'affascinante cornice alpina del Grossglockner
Canon 7D, Sigma 10-20mm, ISO 400, f/ 16, 1/1600 sec

 

Oltre ad avere un aspetto molto fiabesco, il progetto di Neuschwanstein era molto innovativo per l'epoca in cui fu concepito: il castello aveva acqua corrente su tutti i piani, la cucina anche acqua calda; i bagni erano dotati di un sistema automatico di lavaggio ed era presente anche il riscaldamento centralizzato ad aria calda.


La morte di re Ludwig resta tutt'ora un mistero. Non era un segreto che i membri del gabinetto bavarese e molti altri potenti dell'epoca non vedevano di buon occhio il sovrano. Col passare del tempo diventava sempre più paranoico e riservato, isolandosi nei suoi castelli e assentandosi dalla vita politica: preferiva sempre di più perdersi nel suo mondo cavalleresco, mandando a monte persino il suo matrimonio.

 

Marmotta [marmota marmota] Marmotta [marmota marmota]
I cuccioli passano la maggior parte del tempo giocando La marmotta alpina [marmota marmota] è dotata di un'ottima vista
Canon 7D, Canon 300mm, moltiplicatore 1.4x, ISO 500, f/ 11, 1/640 sec Canon 7D, Canon 300mm, ISO 400, f/ 5.6, 1/6400 sec

 

Grazie ad un sotterfugio il collegio dei medici trovò il metodo per allontanare il sovrano: con una molto discussa perizia medica lo dichiararono incapace di intendere e di volere. Dopo un primo tentativo di "ricovero", sventato da alcune guardie rimaste a lui fedeli e dagli abitanti di Schwangau, alcuni infiltrati nel castello riuscirono a portare Ludwig in esilio a Castel Berg.

 

Marmotta [marmota marmota]
L'estrema confidenza di alcuni esemplari è utile per ottenere inquadrature molto particolari
Canon 7D, Sigma 10-20mm, ISO 400, f/ 16, 1/1000 sec

 

Una sera l'ex sovrano e il suo medico uscirono per una passeggiata dalla quale non tornarono mai più. I loro corpi vennero ritrovati il giorno dopo nel lago: c'è chi dice che il dottore avesse l'incarico di uccidere Ludwig e che nel tentativo di affogarlo, sia caduto lui stesso nel lago di Stamberg. Chi pensa che Ludwig fosse caduto in acqua e il medico morì nel tentativo di salvarlo. Ufficialmente l'ex sovrano uccise il medico e poi si tolse la vita a sua volta, attanagliato dai sensi di colpa.

Dopo appena poche settimane dalla morte di Ludwig, Neuschwanstein venne aperto al pubblico: il motivo di tanta fretta era forse quello di cercare di risanare le casse bavaresi ormai vuote. Poche sono le sale interne aperte al pubblico e completamente arredate. Spettacolari sono la sala del trono, dove il re non riuscì mai a sedere, e quella dei cantori.


Mentre Hohenschwangau è facilmente raggiungibile con una breve passeggiata, Neuschwanstein è arroccato in cima alla collina e per arrivarci bisogna prendere una strada asfaltata tutta in salita.

Sono a disposizione dei calesse al costo di 6 euro a persona che portano al ristorante sotto al castello. Anche in questo caso, a seconda dei periodi, bisogna prepararsi a lunghe attese per salire sulle carrozze.

Marienbrucke e la gola di Pòllat

Un volta arrivati in cima alla collina dove sorgeNeuschwanstein un sentiero immerso nel verde conduce a diversi belvedere sui castelli.

Per primo si può ammirare Hohenschwangau, immerso nella foresta bavarese e con alle spalle il lago dei cigni e l'Alpsee.

Proseguendo si arriva al Marienbrucke, o ponte di Maria, che domina la gola di Pòllat e sotto cui scorre una cascata: da cui si può godere di uno splendido panorama su Neuschwanstein.

Nel XIX secolo il principe ereditario Massimiliano di Baviera fece stendere una passerella di legno sopra la gola: il ponte venne poi rinforzato con una struttura di metallo.

La camminata per arrivare al ponte dura una decina di minuti e non è per nulla impegnativa: dall'altra sponda della gola parte una passeggiata che dura circa due ore e mezza e che permette di raggiungere al Rifugio Reale sulla vetta del Tegelberg.

Durante il periodo invernale il sentiero che conduce al Marienbrucke può essere chiuso per la troppa neve. Inoltre il ponte diventa estremamente scivoloso in presenza di ghiaccio o pioggia.

Simbolo del gigno

Aveva molteplici significati: prima di tutto era il simbolo dei signori di Schwangau, che nel medioevo abitavano i castelli come feudatari. Nei tempi passati era anche simbolo di purezza e per questo era uno degli animali preferiti da re Ludwig.

Nell'opera di Wagner, il "Lohengrin", il cigno occupa un posto di rilievo: il sovrano, molto amico di Wagner, si lasciava influenzare tantissimo dalle sue opere, ma soprattutto dagli ideali cavallereschi che queste gli ispiravano. Per queste ragioni il simbolo del cigno è così ricorrente nella storia di Neuschwanstein e Hohenschwangau.

Schwangau

 

Schwangau è una piccola cittadina poco distante da Füssen che deve la sua fortuna grazie alla vicinanza ai due castelli più famosi del mondo. Dato l'alto afflusso di turisti è piena di alberghi e ristoranti.

Per chi ama il relax è presente un centro termale, le Kristall-Therme: una struttura con piscine interne ed esterne e servizi spa. Nella zona dedicata ai nudisti c'è una bella balconata all'aperto con piscina riscaldata, dove si gode uno splendido panorama sulle due fortezze medioevali. Purtroppo, come al solito, non c'è nessuna indicazione in inglese e il personale parla solo tedesco..


La visita all'interno dei due castelli è a pagamento ed è possibile acquistare un'unico biglietto cumulativo. Nei mesi di luglio e agosto, periodo in cui si registra il più alto afflusso di turisti, e in generale durante tutte le feste, la fila per la biglietteria è molto lunga, partendo addirittura dai parcheggi.

E' quindi consigliabile acquistare prima i biglietti su internet con una maggiorazione per un totale di euro 21,50 a persona: un piccolo prezzo da pagare per evitare di perdere tantissimo tempo rimanendo in coda, dato che per il ritiro dei ticket prenotati on line c'è un'apposito sportello.

Sui biglietti è impresso l'orario d'inizio della visita guidata. Sono inoltre disponibili delle audio guide in varie lingue, compreso l'italiano, che spiegano la storia di Neuschwanstein e Hohenschwangau. Non tutte le sale sono a disposizione dei turisti, ma la bellezza di quelle aperte al pubblico è tale da valere ampiamente il costo dell'ingresso.




 

 


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