Natura

E' innegabile il fatto che fino a pochi anni fa l'uomo ha sempre considerato la natura come una risorsa da sfruttare, senza pensare alle conseguenze. Da poco infatti è nata una vera e propria cultura ambientale, purtroppo ancora molto lontana dall'affermarsi. Gli sport all'aria aperta come il trekking, l'escursionismo o il mountain running piuttosto che una semplice passeggiata in campagna, hanno contribuito a sensibilizzare e avvicinare alla natura molte persone. Ed è già un buon inizio per conoscere e rispettare la natura.

Molto del merito va anche alla fotografia naturalistica e al birdwatching, due attività legate essenzialmente alla natura, che attirano ogni anno sempre più appassionati.

Zermatt

Uno stupendo paesaggio alpino, camminare in questo ambiente è una gioia per gli occhi!

Per iniziare a scoprire questo fantastico mondo abbiamo già tutto quello che ci serve: gli occhi! Dobbiamo solo imparare a collegarli al cervello: informarsi e riconoscere quello che vediamo è il primo fondamentale passo per rispettare la natura. Inoltre aumenteremo con l'esperienza le nostre capacità di riconoscimento degli animali, arrivando a distinguerli solo ascoltando i loro versi, guardando le sagome o più semplicemente dalle tracce lasciate.

Esistono in commercio guide più o meno valide utili al riconoscimento dei soggetti più comuni incontrati durante le escursioni, sia che essi appartengano al mondo animale sia quello vegetale. Anche il web è utile in questo senso, con siti ricchi di immagini e fotografie che permettono un riconoscimento visivo molto semplice e veloce. Il più grande portale sulla fauna, la flora e tutto quello che ruota attorno all'ambiente è sicuramente "NaturaMediterraneo" : una vera fonte di sapere per quello che riguarda il Mediterraneo, con numerosi appassionati in grado di riconoscere anche i soggetti più difficili.

 

Con questo termine si definisce l'attività di osservazione degli uccelli mediante l'utilizzo di binocoli e telescopi, oppure semplicemente a vista. E' un'attività facilmente praticabile in quanto i soggetti da osservare si trovano in abbondanza ovunque: l'osservazione può avvenire nei loro habitat come ad esempio coste marine, zone umide e boschi, ma anche i parchi urbani delle città sono dei buoni posti per fare qualche avvistamento interessante ed osservare da vicino gli uccelli più comuni.

Da poco si è sviluppato anche il birdgardening ovvero l'osservazione dei volatili nel proprio giardino di casa, allestendo magari un ambiente adatto a loro con mangiatoie, ripari e una fonte d'acqua sempre disponibile.

Airone cinerino

L'airone cinerino è un soggetto molto facile da osservare anche nel contesto urbani

Per quello che riguarda l'attrezzatura un buon binocolo è fondamentale per il birdwatcher: quelli economici da poche decine di euro mostreranno dopo poco tutti i loro limiti. Scarsa luminosità, nitidezza insufficiente per riconoscere i dettagli più fini dei pennuti e aberrazioni cromatiche faranno presto passare la voglia di dedicarsi a questa attività.

Ci si dovrà quindi orientare verso un binocolo di buon livello: in commercio ne esistono vari modelli e sono caratterizzati da due numeri, come ad esempio 10X50, dove il primo indica il numero degli ingrandimenti mentre il secondo indica la luminosità della lente, ovvero la grandezza della lente espressa in millimetri.

Per gli avvistamenti uso il binocolo che apparteneva a mio nonno, un Carl Zeiss 10X25 con parecchi anni sulle spalle e posso assicurare che, essendo di elevata qualità, surclassa ancora oggi i moderni ma economici binocoli. Essendo poi in versione compatta è leggero e maneggevole, diventando il compagno ideale per i miei viaggi all'estero.

Un altro strumento indispensabile è una buona guida per il riconoscimento degli uccelli: con il passare del tempo, analizzando i particolari degli uccelli con le illustrazioni delle guide, saremo in grado di riconoscere e dare un nome a gran parte degli avvistamenti. La "Collins Bird Guide" è ritenuta da molti la migliore guida sugli uccelli con tante informazioni e tavole con disegni ben dettagliati.

 

Nocciolaia

 

I termini fotografia naturalistica e fotografo naturalista oggi sono ormai ampiamente utilizzati, e indicano chi fa della natura il suo principale soggetto fotografico. Già è difficile essere un buon naturalista o un buon fotografo, figuriamoci tutte e due le cose messe assieme! Ma il bello della fotografia di natura è che ognuno di noi la può vivere come vuole, secondo le sue possibilità e le sue esigenze.

C'è chi preferisce dare maggior spessore al lato fotografico e quello tecnico, sfornando immagini ultra dettagliate, e chi preferisce privilegiare l'aspetto più naturalistico, raccogliendo dati sul campo e documentando avvistamenti e ritrovamenti con fotografie, anche non perfette dal punto di vista tecnico o estetico.

Fortunatamente per fotografare la natura non serve aver fatto studi specialistici ne tanto meno essere fotografi professionisti. La voglia di stare all'aria aperta e in mezzo alla natura, la volontà di capirla e rispettarla sono dei validi "motori" che ci spingeranno a portare a casa qualche valida fotografia durante le nostre escursioni. Col passare del tempo e all'aumentare dell'esperienza potremo poi dedicarci a veri e propri progetti fotografici, concentrandoci su una determinata specie o creare un reportage seguendo un preciso filo conduttore.

Prossimamente questo articolo verrà aggiornato con nuove foto, con l'attrezzatura adatta per il fotografo di natura e con i vari ambienti in cui sarà possibile trovare i più svariati soggetti.

 

© Alessio Di Leo